a D.I.Y. video xperience

http://piemonte.indymedia.org/article/13440

In rassegna anche l’ultimo video dei dott. Porka’s presentato in anteprima alla Farm di Favara in Sicilia, “Pane&Amianto”.

Incursione nell’Amiantifera di Balangero (TO).

Ai controlli monitor/casse mr. 2B,

ai suoni dj Sbume, Beethoven, Tuby.


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“Pittore, non sforzarti di essere moderno…


E’ l’unica cosa che, sfortunatamente, comunque tu agisca, non potrai evitare di essere”.

Salvador D’ALI’

Nun se preoccupi dottò, nun c’è probblema.

Se degli amici ci invitano a dipingere nella fossa dell’orso nell’ex zoo di Torino l’unica cosa di cui i Porka’s si preoccuperanno sarà di divertirsi con gli scavezzacollo della compagnia…

Dalla fossa degli orsi a tana delle tigri gli amici salutano…

…digrignando un pò i denti in uno storto sorriso ai Falsi ed ai King delle yards.

“Street Art 1861 – la strada immagina l’Italia” è un progetto indipendente legato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Quindici personaggi della Street Art in lavori su tele 10×10 regalano una riflessione sull’Italia contemporanea, slegata dalle strette logiche delle celebrazioni ufficiali.
http://www.streetart1861.org/p/street-art-1861-il-progetto.html
Il titolo è “CistItaly”.
Ecco quello che ci ha ispirato l’Italia dopo 150 anni…

Fondato nel 1861, ma triste a dirsi, questo è il Paese della gerontocrazia. Infausta terra dove comandano tronfi puttanieri o sfiatati liberal da salotto. Il tutto rigorosamente “vintage”, ovvero personaggi minimo “over 50”. E’ il Belpaese, dove, in qualsiasi campo, è difficile farsi spazio, specie nella cultura e nelle arti, sopratutto se si cerca di trovare la propria via allo svecchiamento artistico italiota, facendo qualcosa di originale, non atrofizzato sui canoni delle decomposte accademie che ancora oggi dettano vincoli e libertà addomesticate per artisti ed aspiranti tali.

E’ così che noi Dott. Porka’s vediamo l’Italia: una terra che immolando giorno dopo giorno le sue eccellenze umane ed intellettive sull’altare della Belle Époque contemporanea si sta riducendo sempre più alla forma dello scroto di un individuo laido che non prova neanche più il piacere di far pipì, essendo afflitto da una fastidiosa “CistItaly”.

I dott. Porka’s festeggiano con una opera di puro muralismo straccionista gli abitanti della comunità vegana di “Las Vegans” di Montepastore (Bo) che li ha invitati a tenere un workshop su street art/poster art per il loro festival delle Autoproduzioni di maggio 2011.
http://terranomala.blogspot.com/2011/04/montepastore-bo-las-vegans-house-cena.html
E ancora strani svari…sk8board custom,
pasticci sui muri degli squAt,
tele e telette…
un featuring con mr. Jins…
Paratissima, l’evento-specchietto per le allodole di Torino. Tutti artisti per 3 giorni, purchè si paghino gli spazi che permettono di esporre, non si fumi e non si cicchi per terra e la musica non sia alta…
Ex Mc Donald’s di via Nizza a Torino. I dott.Porka’s durante Paratissima -che pubblica anche sulla sua home il comunicato stampa- con altri urban artists lo occupano non ponendo nessun limite agli spettatori, e tenendolo aperto fin oltre le 3 di notte.
Solo alle prime luci dell’alba gli spettatori rimasti abbandonano i cunicoli e le strettoie piastrellate tra i calcinacci trasformati in spazio espositivo da un gruppuscolo di facinorosi street artists antiautoritari: Br1, 999, Ak, El_even, e l’impresentabile Elfo di Brescia della colonna neodadaista postgraffitista.
I primi a voler “investire” sulla novità dei dott.Porka’s in città.
Il team di “Amantes” ci propone “Rewriting”, tela 5mtx7. Era il 2009…
…e indietro nei deliri pittorici fino ai primi muri…
“Che macello”, 42 mt per il nuovo centro polifunzionale di Putignano (Ba), e il muro della “Globeglotter” di
Trinitapoli (Bat)

 

 

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(Anti)social designers&suburban wArtrAde

E’ il 1997.  Gabriele Perretta e Peter Gabriel danno vita nell’Ex Opificio di via Sforza a Milano ad un primo esperimento di ricerca ed incontro tra il design e il reale attraverso la rappresentazione che ne fanno i media del tempo.

Ad Aprile del 2011 l’esperienza si ripete, arricchita da un secondo step. E’ XD 01 User Experience Designer.

http://www.sudlab.com/de/mostra-videoarte-sudlab-milano.html

Il SudLab, in collaborazione con il CRAB (Centro di ricerca Accademia Brera), il Fair Magazine di Berlino, la Whitebox gallery di New York, il Dipartimento di Progettazione ed Arti Aplicate per l’impresa di Brera 2 e il V.A.M.P Peer chiama a raccolta artisti, videomaker e designer da tutto il mondo per confrontarsi sull’argomento.

Veniamo coinvolti anche noi Porka’s nell’esperienza. Si decide di portare a Milano, dal 20 al 29 Aprile “Enjoy the poverty”.

E’ uno street poster dedicato alla Milano da bere, alla Milano della borsa, alla capitale morale del Belpaese.
Per i Porka’s la povertà è un ricco business col quale le elite economiche del mondo si riempiono le tasche all’ombra di chi muore davvero di fame. La povertà è un business per il Fondo Monetario Internazionale. Se una nazione più o meno povera ha bisogno di un prestito dall’F.M.I. è obbligata ad accettare il piano di “aggiustamento strutturale” che questo le impone: privatizzazioni anche nei servizi essenziali, eliminazione del controllo sui prezzi, tagli spropositati alla spesa pubblica. Insomma, la ricetta standard dell’ F.M.I. consegna nelle mani delle potenze economiche intere nazioni immolandole sull’altare del Dio-Mercato.

La povertà è’ un business per le ONG, sempre pronte ad elargire elemosine e buone novelle.

Oltre l’80% delle onlus italiane non usa il bilancio sociale come strumento di trasparenza, non pubblica informative sui risultati delle “mission” nè rendicontazioni sui singoli progetti. E la legge  non glie lo impone.  Salvo rarissimi casi.

E allora se la storia è questa…”enjoy the poverty” per tutti…

Rawtella ci contatta via mail. Tiene un accattivante blog sulla street art

http://rawtellart.blogspot.com/

ed un progetto in cantiere che sta già prendendo corpo: un gigantesco fabbricone alla periferia di Torino giunto al suo ultimo mese di vita. Rawtella,  prima della sua demolizione vuole trasformarlo nel più grande open space free italiano di  street art.

Per far questo coinvolge tutta la scena cittadina, molti della scena nazionale ed internazionale, tra cui i messicani La Piztola. Noi riproponiamo in formato king size “Enjoy”, affiancandolo questa volta a tre ritratti dei cani da guardia delle miserie umane: le forze di polizia.

E’ “1312: ceci n’est pas un acronyme”

 

Gli scatti sono presi in strada, in momenti di tensione in tre diverse manifestazioni non autorizzate. L’ultima è stata scattata prima dell’occupazione studentesca della Camera di commercio di Torino per protestare contro i tagli alla scuola pubblica.

Prepariamo anche noi il nostro spicchio di fabbrica. Dopodichè, grazie agli sforzi di tantissimi altri artisti SUB URB ART esplode nell’evento free più grosso ed importante dell’anno dedicato alla street art in Italia. E se pensate che sia una banfata date un occhiata qui…

http://www.youtube.com/watch?v=IZHSyNxlqUc

http://www.youtube.com/watch?v=ZPJKdA5LcsE

 

 

 

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