(Anti)social designers&suburban wArtrAde

E’ il 1997.  Gabriele Perretta e Peter Gabriel danno vita nell’Ex Opificio di via Sforza a Milano ad un primo esperimento di ricerca ed incontro tra il design e il reale attraverso la rappresentazione che ne fanno i media del tempo.

Ad Aprile del 2011 l’esperienza si ripete, arricchita da un secondo step. E’ XD 01 User Experience Designer.

http://www.sudlab.com/de/mostra-videoarte-sudlab-milano.html

Il SudLab, in collaborazione con il CRAB (Centro di ricerca Accademia Brera), il Fair Magazine di Berlino, la Whitebox gallery di New York, il Dipartimento di Progettazione ed Arti Aplicate per l’impresa di Brera 2 e il V.A.M.P Peer chiama a raccolta artisti, videomaker e designer da tutto il mondo per confrontarsi sull’argomento.

Veniamo coinvolti anche noi Porka’s nell’esperienza. Si decide di portare a Milano, dal 20 al 29 Aprile “Enjoy the poverty”.

E’ uno street poster dedicato alla Milano da bere, alla Milano della borsa, alla capitale morale del Belpaese.
Per i Porka’s la povertà è un ricco business col quale le elite economiche del mondo si riempiono le tasche all’ombra di chi muore davvero di fame. La povertà è un business per il Fondo Monetario Internazionale. Se una nazione più o meno povera ha bisogno di un prestito dall’F.M.I. è obbligata ad accettare il piano di “aggiustamento strutturale” che questo le impone: privatizzazioni anche nei servizi essenziali, eliminazione del controllo sui prezzi, tagli spropositati alla spesa pubblica. Insomma, la ricetta standard dell’ F.M.I. consegna nelle mani delle potenze economiche intere nazioni immolandole sull’altare del Dio-Mercato.

La povertà è’ un business per le ONG, sempre pronte ad elargire elemosine e buone novelle.

Oltre l’80% delle onlus italiane non usa il bilancio sociale come strumento di trasparenza, non pubblica informative sui risultati delle “mission” nè rendicontazioni sui singoli progetti. E la legge  non glie lo impone.  Salvo rarissimi casi.

E allora se la storia è questa…”enjoy the poverty” per tutti…

Rawtella ci contatta via mail. Tiene un accattivante blog sulla street art

http://rawtellart.blogspot.com/

ed un progetto in cantiere che sta già prendendo corpo: un gigantesco fabbricone alla periferia di Torino giunto al suo ultimo mese di vita. Rawtella,  prima della sua demolizione vuole trasformarlo nel più grande open space free italiano di  street art.

Per far questo coinvolge tutta la scena cittadina, molti della scena nazionale ed internazionale, tra cui i messicani La Piztola. Noi riproponiamo in formato king size “Enjoy”, affiancandolo questa volta a tre ritratti dei cani da guardia delle miserie umane: le forze di polizia.

E’ “1312: ceci n’est pas un acronyme”

 

Gli scatti sono presi in strada, in momenti di tensione in tre diverse manifestazioni non autorizzate. L’ultima è stata scattata prima dell’occupazione studentesca della Camera di commercio di Torino per protestare contro i tagli alla scuola pubblica.

Prepariamo anche noi il nostro spicchio di fabbrica. Dopodichè, grazie agli sforzi di tantissimi altri artisti SUB URB ART esplode nell’evento free più grosso ed importante dell’anno dedicato alla street art in Italia. E se pensate che sia una banfata date un occhiata qui…

http://www.youtube.com/watch?v=IZHSyNxlqUc

http://www.youtube.com/watch?v=ZPJKdA5LcsE

 

 

 

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