V for Verdi15

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Il nuovo presidente della regione Piemonte prosegue l’illuminata politica di tagli alla cultura portata avanti dalle istituzioni italiane.

Dal suo insediamento le borse di studio universitarie verranno tagliate dell’80%.

Ovviamente a saltare sono i posti destinati alla fetta di studenti meno abbiente del mondo: lavoratori, fuorisede meridionali , pachistani, iraniani, magrebini…

Sono già tutti a Torino. Vivono in strada, appoggiati presso amici o nascosti nei dormitori per i poveri. Aspettano di sapere se rientrano nella graduatoria che gli avrebbe consentito di continuare gli studi almeno per l’anno a venire negli studentati, come è previsto dalla legge.

La risposta non si fa attendere: il 12 gennaio 2012 due studenti tunisini vengono sfrattati dallo studentato senza troppi complimenti.

Dal movimento dei borsisti si stacca la frangia più concreta e più ricattabile dallo Stato. E’ il gruppo della Verdi 15, un eterogeneo nucleo di studenti italiani, europei ed extracomunitari che appoggiato dal collettivo autonomo CUA passa al contrattacco. Si occupa lo studentato abbandonato da 2 anni di Via Verdi a Torino.

Tutti gli esautorati dalla mafia delle borse di studio hanno la loro camera e la città si arricchisce di un nuovo spazio liberato ed autorganizzato.

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Nella Verdi nasce una palestra antifascista, una area mostre, aule studio, spazi per la presentazione di libri, cineforum.

Gli studenti passano al contrattacco rispondendo autonomamente alla desolante incultura dello Stato. Moltissimi gli incontri di autoformazione e gli appoggi offerti loro da docenti dello spessore culturale e politico di Ugo Mattei professore di diritto internazionale comparato all ‘Hasting college of the law dell’ Università della California  ed è professore di diritto civile all’ Università di Torino,  e Angelo D’orsi  docente a Torino di Storia del pensiero politico, Storia delle culture e delle ideologie politiche, Teoria e storia della democrazia e Storia del pensiero politico contemporaneo.

I dott. Porka’s danno il loro supporto all’esperienza con un comix mural nella zona serate della Verdi.

Dipingere per la nostra gente non ha prezzo…

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Ottobre 2012.

Con il tipico atteggiamento intimidatorio da truppe di occupazione che caratterizza le forze di polizia gli studenti vengono cacciati in strada per restituire la Verdi 15 all’incuria e all’abbandono voluta a papaveri dell’EDISU…

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Ma i bisogni reali delle persone sono più forti di qualunque repressione e rilanciano gli individui oltre ogni scudo. Il collettivo da allora occupa due nuovi spazi, uno in vicolo Benevello 15, e la nuova sede della Verdi 15 in corso Farini 20, sempre a Torino, restituendo dignità ad una struttura enorme e imprendibile che era stata casa del fascio nel ventennio, distretto di polizia per tutti i ’90 e poi finalmente una nuova zona liberata sotto le Alpi.













 

 

 

 

 

 

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